I Mercanti di Parma

 

 

#385 * — Orlando.F 2019-09-12 16:46

Caro Amico, sento che alla mia vita manca qualcosa, che le cose non vanno come vorrei, forse mi sto allontanando sempre di più dal manifestare la mia autenticità. Essere autentici vuol dire essere più spontanei e naturali possibile.ma da un po’ di tempo mi nutro di convinzioni illusorie che mi inducono a negare le parti più profonde ed istintive nel fare cose che non mi fanno sentire a mio agio e non essere quello che sono

#384 D — Delacroix 2019-09-07 18:05

Caro Orlando,cosa vuoi dire con questo messaggio sulla autenticità? come tu sai bene, vivere in modo autentico rappresenta una sfida continua che richiede intelligenza emotiva Oscar Wilde .diceva sii te stesso tutto il resto è già stato preso. lo faceva sembrare semplice ma vivere con autenticità è una vera sfida. Quando viviamo nella menzogna e come tutte le menzogne fa soltanto male , ma come iniziare a vivere con genuinità. Può essere difficile se hai recitato una parte per la maggior parte della tua vita adulta. Bisogna lasciare andare i soggetti negativi, le persone autentiche hanno troppo rispetto per tollerare i maltrattamenti e l’ostilità altrui e troppo rispetto per gli altri per cercare di cambiarli Quindi rinunciano non per rabbia ma per restare fedeli a se stessi.

#383 Orlando.F 2019-09-02 10:08 a

Cara Maria, eccoti un nuovo argomento IN questo periodo stavo riflettendo sul valore della autenticità molte volte affrontata su questo blog, che non sembra proprio essere la nostra migliore virtù. spesso crediamo di esserlo, ma ci inganniamo dal momento che viene appaiata ad un ruolo, ovvero avvilita che coabita confinando con le falde inquinate della falsità di cui siamo intrisi, se dunque gran parte della realtà conosciuta mediante l’esperienza del contatto è significata proprio secondo le nostre propensioni e sensazioni vuol dire che è dalla stessa che abbiamo attinto una serie di stimoli per mezzo dei quali l’abbiamo elaborata e dunque il ritorno alla medesima in termini di atteggiamento e rappresentazioni è dipendente da vissuti costrutti interni che l’anno mistificata e che la vita sociale diventa una sorta di carnevale delle maschere e la vita di relazione una continua esperienza di aggregazione vissuta mediante rappresentazioni sceniche e copioni drammatici già prescritti.

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Delacroix\1

Caro Amico,in questo ultimo periodo ho avuto visite inaspettate piacevoli,dal momento che era tempo che non vedevo queste persone a me care,prima la Matilde.Devo riconoscere che ha una gran classe ed è ancora molto bella nonostante sia più grande di noi. La serata si è sviluppata sui nostri ricordi e chi sarà stato mai in primo piano ! Se non tu!! gentile affabile,mi ha fin raccontato alcuni episodi che di voi non conoscevo addirittura un fatto che hai confidato solo a lei.poi a un certo punto con indifferenza! mi ha chiesto se in quel periodo che stavate assieme hai avuto altre storie. Una domanda strana visto il tempo passato, ovviamente la mia risposta è stata negativa.Poi leggendo ultimamente il blog ho capito tutto. l’altra persona era Cinzia la mia cuginetta anche lei curiosa a proposito di una tua bugia che la fatta soffrrire. Ma insomma Amico mio ancora le donne!!! quando metterai la testa a posto!! anche se ora sono loro a farti dannare e preoccuparti. Presto ti chiederò notizie di “LEI”+

Carissimo Amico,
Va bene tolgo quello che mi hai chiesto, anche se non ne capisco il motivo ma vorrei che una volta tanto mi prestasti attenzione!! desidererei sapere il perché hai sostituito i messaggi sul blog con le e-mail e quelli che scrivi li togli subito,ma per fortuna ho letto “ pensieri liberi a tempo”
tutti questi continui ragionamenti sulle visioni oniriche non mascherano ma accentuano il tuo stato emozionale interno
Ma sei in buona compagnia in questo tema antico,, Per Aristotele tutti coloro che hanno raggiunto l’eccellenza nella filosofia, nella poesia, nell’arte e nella politica, inclusi Socrate e Platone, avevano un habitus malinconico; Dei rapporti tra, i disturbi del umore e creatività o intelligenza, si discute da millenni. Si pensa che «il male di vivere è solo una maledetta forma di intelligenza La tua storia”oggi “ fa capire senza compiacimenti né vittimismi in cosa consiste l’esperienza di stare, senza scegliere quando, dentro e fuori un baratro di dolore psicologico senza fine. Essa ti dovrebbe costringere a selezionare e filtrare rapidamente le relazioni amorose, amicali e familiari sulla base della capacità delle persone di accettarti . I conoscenti si dividono presto fra chi dice «tirati su, forza, fai qualcosa; reagisci!»: di solito poco intelligenti e da tenere alla larga. E chi sa o cerca di capire quello che provi, ti ascolta o ti distoglie dai piani autodistruttivi: individui purtroppo rarissimi “Ma forse lei “ !! devi reinventarti dal punto di vista sul mondo, compatibile col fatto che la depressiva ti apre uno squarcio sulla verità delle cose, sull’illusione della volontà, della libertà, del senso dell’esistenza

Delacroix scrive...
Amico mio, ho provato più volte a elaborare risposte ma quando decidevo di pubblicarle sono sempre stato interrotto dalla tua fantasiosa e creativa stesura che permette l’arte della magia. Ho scritto più di un messaggio che ho intenzione di stampare sempre se non faranno la fine degli altri “evaporati” in rete! Mi piace il termine nel modo in cui ti sei apostrofato” Tu però sai che di te ho sempre avuto un opinione diversa. Nel rivedere poco tempo fa il film “il sorpasso” in particolare negli ultimi tempi,ritrovo tanta affinità col protagonista! Hai ragione quando dici che abbiamo vissuto momenti alla grande ,a volte ci penso e sarei disposto a dare tutto per rinnovarli ,almeno per un attimo, non tanto nelle cose importanti,ma ciò che facevamo senza pensarci troppo sopra che ci davano allegria e spensieratezza poi quando le raccontavamo nessuno ci credeva,sai perché: per altri era impossibile solo al pensare di farle, ricordi il “contadino, la pianta”:::: le gomme delle biciclette tagliate ai vigili che ci avevano sequestrato il pallone, gli elmetti tedeschi trafugati nella chiesa sconsacrata che abbiamo indossato per la “guerriglia” contro i capannoni di via Imbriani. Ce ne sono talmente tante che meriterebbero di essere raccontate su di un libro: perché non ci provi! visto che ormai con la scrittura hai un connubio efficace. Con te non ci si annoiava mai eri imprevedibile nei inventavi una ogni momento,scordavo perfino il timore che i miei mi scoprissero dal momento che non volevano che ti frequentassi, ma poi una volta il colonnello si apri, espresse su di te parole che mi avevano commosso. Ma è passata tanta acqua sotto i ponti che ormai … ora cosa combini,è vero che col tempo si cambia ma non posso credere che provi quello che hai scritto,come sempre sei incontenibile ed esagerato,nei sentimenti poi ti lasci trasportare e li vivi talmente intensamente che prima o poi ti spezzeranno il cuore .Se ti interessa veramente quello che penso dammi un pò tempo,credo di aver capito ma per esserne sicuro devo leggere il blog con affezione
P.S Quella bravata sul fiume “ non voglio” ricordarla e nemmeno il pensiero di oggi al riguardo!!!. 3\2014

Delacroix scrive...
Mio fraterno amiico Mi è facoltà usare questo termine o mi annoveri tra gli ingrati che ti hanno cosi tanto avvilito! In questo periodo sono molto impegnato e poche volte ho avuto la possibilità di visionare il tuo eccentrico e bellissimo blog. Ieri ho letto il tuo ultimo messaggio,(sparito subito dopo)e subito ho colto a pieno quella afflizione cosi densa che mi ha ricordato un fatto analogo in seno alle nostre esperienze, che ti ha portato ha imboccare una strada senza ritorno. Sento che stai molto male ma ti consiglio di non ripetere la stessa cosa perché non riusciresti a metabolizzarla non hai più l’energia e gli strumenti necessari per affrontare situazioni cosi ingarbugliate e da quello che posso capire attraverso anche i tuoi precedenti messaggi partono da una condizione ( passionale)irrisolta alla quale tu sei sempre stato sensibile,fin troppo!! Avevo prima di questo preparato un messaggio che metterò in rete mi auguro che non lo toglierai,perché se cosi fosse ti verrò a cercare e come una volta consigliai a (Gemma) ti incantonerò e ti darò un sacco di botte. Poi sarebbe ora che rimettesti tutti quei messaggi tolti riferiti alle nostre esperienze,non devono andare persi rileggerle sarebbe sicuramente emozionante. ciao per me rimani quell’amico che mi ha fatto crescere e vedere la vita a colori…Delacroix Postato September 29, 2014 - 08:38:32


Caro Amico la cancellazione di tutti i tuoi messaggi sul blog che significato ha !! tu non muterai mai !!! ogni percorso della tua vita è cospicuo di episodi analoghi,opportunità rilevanti sempre declinate e gettate al vento quando pervenivi a risultati mollavi tutto quasi con fastidio. per continuare quel tuo percorso solitario!!nel metterti alla prova andando da solo e confrontarti con te stesso. Ora sei all’opposto ti appaghi di stare in una condizione frenata per non cambiare ti occulti anche dietro i disturbi d’ansia, che hanno un ruolo repressivo e pongono una sorta di coperchio a tutto ciò che ti spingerebbe verso un contesto nuovo.. “Sara” - ha ragione nel dire che nelle tue riflessioni c’è l’essenza della vita,!!!! P.s \un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è mai arreso.14\4\2014

 

Delacroix scrive...
Mio Grande Amico, Dovevo rispondere a Gemma,vorrei conoscerla meglio, comincio a capire che la vostra è un amicizia importante e non escludo che ti abbia ammaliato …..Che finalmente qualcuno sollevi il tuo interesse!!!Detto questo non credere che ti abbia dimenticato! come potrei farlo!! solo in questi giorni ho visionato buona parte del blog,trovandomi di fronte a inaspettate e continue sorprese Ho sempre riconosciuto il tuo valore nel elaborare e fare.Ora il colpo di scena!” chi ci avrebbe mai creduto” che attraverso la scrittura caratterizzi il tuo mondo rintanato,allora cerca di scoprire il silenzio interiore, prova a far pace con le varie anime che hai dentro di te, sono energie che ti potrebbero portare in un territorio senza tempo e confini.Potrai scoprire molte cose nuove che sono in te. Quello che sai senza averlo studiato: è il tuo talento naturale!! Adesso lo stai usando nel fare assiduamente recitare personaggi diversi,ma non è cosi semplice con l’amore che vorremmo colmare di raffigurazioni illudendoci di essere amati anche quando rifiutati.Per entrare nel merito non credo che lei provi compatimento o pietà,perché “dovrebbe”per quello che posso capirne nutre nei tuoi confronti un affetto sincero. Comprendo che spesso hai provato immeritate e smisurate delusioni (,ma questo fa parte di chi comte te ha sempre elargito senza mai chiedere ) e oggi concedere fiducia è per te molto oneroso,in ogni caso fai attenzione a non commettere ancora tutta quella serie di errori del passato ”Penso che noi due dovremmo parlarci più spesso e forse è arrivato il momento anche di incontrarci.
con immutato affetto..Delacroix
Postato December 21, 2014 - 16:17:43

Delacroix scrive...
Caro Orlando perdona se do la precedenza a “Gemma”dovuto al fatto che non mi capitano mai letture che alzano emozioni cosi ricche e soprattutto capaci di farmi rivivere quei momenti. Gentile Gemma, quando Orlando ha iniziato a scrivere questi racconti ero dubbioso se aprire lo scrigno dove custodisco gelosamente quelle incancellabili esperienze e oggi calarmi nel personaggio”arcaico”…di quel tempo storico che è stato il più coinvolgente e formativo della mia adolescenza. Devo ammettere che ancora una volta lui ha avuto ragione. Ne è prova il tuo bellissimo messaggio che ti porta a concentrarti nella lettura e sviluppare con tanto impeto le sue narrazioni.Ti assicuro che se lo avesti conosciuto a quei tempi come è capitato a tutti noi ne saresti rimasta abbagliata .Si evince dai tuoi precedenti scritti,e oggi ne sono certo che tu lo conosci, non solo attraverso il blog ma nella vita reale di tutti i giorni,non può essere in modo diverso,sai troppe cose di lui ,(per avertele raccontate deve nutrire stima e grande fiducia in te, perché non lo ha mai fatto con nessuno) lo capisco perché se la tua immagine è il riflesso di come scrivi potresti anche averlo fatto innamorare… E dal momento che esprimi un elevata sensibilità in un tempo che si disinteressa di fine e dei valori, si spiega anche la tua malinconia,credo che in parte derivi da come oggi vedi scorrere la sua esistenza che priva di quella magia che lo ha sempre accompagnato lo fa sentire sconfitto dalle ambizioni irrealizzate, dalla sventura in amore, pare rimaner refrattario a qualsivoglia emozione,turbato,separato e lontano, quasi fosse afflitto da una perenne monotonia esistenziale o oblio dell'anima. con simpatia Delacroix Postato December 18, 2014 - 21:57:18
Caro Orlando Una profondo malcontento affiorava nelle tue parole semplici e potenti permeate di melodie. Ora,la cancellazione di tutti i tuoi messaggi cosa significa!!
La stessa unicità della tua persona è ed era una fonte di prodigi tutto ciò che la ragione non potrà mai spiegare ci penserà il cuore e le sue emozioni a custodirle senza bisogno di giudicarle affannate ed imprecise ancora prima di essere pronunciate le parole di tutti i giorni servono a poco. Credo che la tua storia meriterebbe uno di quei grandi poeti del passato uno spirito romantico che raccontasse come fosse uno specchio magico capace di rivelare dei lineamenti di chiunque lo guardi. Il mio timore che in questo specchio tu riconosca un uomo dilaniato da un sentimento rovente che avvampa nella coscienza che non sa più riconoscersi .con affetto Delacroix

Delacroix scrive...
Caro Orlando
Tutto il nostro mondo interiore è realtà, esso è forse più reale del mondo visibile, definire fantasia o favola tutto ciò che appare illogico, si dimostra soltanto di non aver capito la natura. La gente fa di tutto per dissimulare, nascondere, reprimere il proprio dolore interiore perché se ne vergogna. Ma la sofferenza è un sentimento, e come tale fa parte dell’essere umano: nasconderla e reprimerla significa l’annullamento della nostra individualeità
È come esibire la propia disarmante fragilità interiore- chi vive con sofferenza la propia inadeguatezza, il proprio esistere il proprio stare con gli altri e come Peter Pan; non possiamo far altro anche se furtivamente dar la caccia alla nostra ombra scomparsa per fare di quella zona chiaro scura Del nostro esistere una stagione del nostro vivere sempre più preveggente e duratura invisibile agli altri coltivabile con pazienza segreta soltanto con le forme del racconto della poesia della conversazione del monologo che può diventare scrittura di se diario intimo pacato meditazione sulla propia storia ricolma di troppe necessità e laconiche salviche e gioiose immaturità.
Chi avrà mai detto che l’immaturità debba precedere ogni traguardo adulto?
In questa nostra età che sovente interrogandola,vivendola od osservandola in azione in noi stessi o negli altri ci sembra invece così fragile? Così contraddittoria e incerta esposta a mille tentazioni e desideri di trasgressione, nella sua talvolta assai pesante monotonia e assenza di desideri.
Dare dell’immaturo a qualcuno significa di solito volerlo offendere,per sminuirne il ruolo,farlo sentire inferiore e incapace…
Sono da ritenere fortunati? Coloro che superata una certa età a seguito delle vicende della vita propizie o terribili e sazi di una maturità grigia,noiosa,mortifera che alla fine hanno riscoperto con l’immaturità i piaceri e i doveri della vita?
Nel saggio più famoso che si conosce “ l’Elogio della follia”Erasmo sostiene che in tutta quanta l’umanità non si possa trovare un solo individuo il quale sia savio a tutte le ore e non abbia il suo ramo di stoltezza e nella sua sequela autoelogiativa l’immaturità raccomanda se stessa poiché prolunga la giovinezza e allontana la vecchiaia è vincolo di amicizia e conduce alla saggezza, rende tollerabile la vita. Dice di se la stoltezza: Io sola rassereno a voler mio gli Dei e gli uomini, riesco a scacciare cioe le cure moleste dall’animo vostro.
Ciò che è maturo ha smesso di crescere. La sua vicenda è conclusa.Non resta che attendere e spiare la sua ineluttabile decadenza e dissoluzzione. Caro Orlando, che Sara abbia colto nel tuo pensiero il desiderio di un nuovo percorso: quello di verificare e praticare il profilo dell’’immaturità: Da te ci sarebbe da aspettarselo… E Visto i precedenti storici di personaggi illustri ti potrebbe giovare…..
Non abbandonare però mai il tuo immaginario e (folle)… peregrinare infinito, volgilo alla ricerca di un tuo estremo bisogno di ricominciare a vivere non solo nella memoria le emozioni felici trascorse.
Ciao Delacroix I nostri intenti noi sovente infrangiamo.Sono essi come schiavi della memoria forti sul nascere, ma assai caduchi.fin che i frutti sono acerbi si tengono sul ramo,poi maturi che siano a un tratto cadono tutti.re la vita a colori…Delacroix
Postato September 29, 2014 - 08:38:32

Delacroix scrive...
Amico mio,stavo proprio per scriverti quando ho letto quel lungo messaggio,è stupendo!! In te ho sempre riconosciuto grandi qualità una visione politica e della vita impari nessuno di noi anche se frequentavamo a quei tempi l’università era in grado di confrontarsi con te abbiamo imparato molto e ancora oggi per quello che mi riguarda rimani un grande punto di riferimento. Tempo fa mi avevi accennato a questo pensiero ora che hai trovato il coraggio di scriverlo spero tu riesca a rimuovere quel blocco e ti faccia ritornare a quella vita che meriti. Ti voglio sempre molto bene e anche se sono anni che non ci vediamo il mio pensiero è sempre vicino a te.31\08\2014


Delacroix scrive

Gentile Gemma, apprezzo il pensiero e il modo di esprimerti, se non fosse che questo blog è anonimo (è giusto cosi) avrei gradito aprire con te una comunicazione più fitta, forse servirebbe nell’aiutare il mio fraterno amico. Il suo sguardo umido e triste come tu lo definisci ha un titolo“inquietudine”ed è dovuto a qualcosa di cui sente tormentosamente la mancanza,si evince facilmente dalle sue scritture. Non credo che non ti ascolti, anzi!!… poi da sempre pochi sono riusciti ha suscitare in lui tante attenzioni come dedica a te,io stesso sono caduto nel dimenticatoio!!. Conosco da sempre il suo modo di ragionare tuttavia che si fosse così affinato non l’avrei mai immaginato e radicato in lui quel tessuto narrativo dove si intrecciano passione e follia che gli permette l’uso del linguaggio l’abilità della scrittura la capienza del pensiero operativo logico e formale, il bisogno di simbolizzare di metaforizzare e soprattutto storie,l’immaginare in anticipo,sognare a occhi aperti fantasticare e dopo che si dispiega l’immaginazione vorrebbe ( ma è in difficoltà e tu lo sai!) nel motivarsi a utilizzare mezzi razionali per far si che i sogni si avverino . P|S Ciò che distingue il savio dal folle è che questi si fa guidare dalle passioni, mentre il primo ha per guida la ragione.1\02 2014

Delacroix 

Cara Gemma :lui è singolare,è vero che ha un carattere spigoloso e difficile. Può essere faticoso stargli vicino ma sa dare tanto…Solo la sua donna riusciva a contendere i suoi eccessi. Nel suo percorso di vita mai ha cercato scorciatoie o di arruffianarsi per avere consensi o favori, Tu sei riuscita a fare quello che forse nemmeno lui si aspettava e ora è in difficoltà a causa di una pulsione che provoca una varietà di sentimenti,come grandi piaceri e grandi dolori,che determinano comportamenti caratterizzati da un forte coinvolgimento emotivo. che non gli danno stabilità.Spero capirai  Con simpatia+

Delacroix scrive...
Caro Orlando Tutto il nostro mondo interiore è realtà, esso è forse più reale del mondo visibile, definire fantasia o favola tutto ciò che appare illogico, si dimostra soltanto di non aver capito la natura. La gente fa di tutto per dissimulare, nascondere, reprimere il proprio dolore interiore perché se ne vergogna. Ma la sofferenza è un sentimento, e come tale fa parte dell’essere umano: nasconderla e reprimerla significa l’annullamento della nostra individualeità
È come esibire la propia disarmante fragilità interiore- chi vive con sofferenza la propia inadeguatezza, il proprio esistere il proprio stare con gli altri e come Peter Pan; non possiamo far altro anche se furtivamente dar la caccia alla nostra ombra scomparsa per fare di quella zona chiaro scura Del nostro esistere una stagione del nostro vivere sempre più preveggente e duratura invisibile agli altri coltivabile con pazienza segreta soltanto con le forme del racconto della poesia della conversazione del monologo che può diventare scrittura di se diario intimo pacato meditazione sulla propia storia ricolma di troppe necessità e laconiche salviche e gioiose immaturità.
Chi avrà mai detto che l’immaturità debba precedere ogni traguardo adulto?
In questa nostra età che sovente interrogandola,vivendola od osservandola in azione in noi stessi o negli altri ci sembra invece così fragile? Così contraddittoria e incerta esposta a mille tentazioni e desideri di trasgressione, nella sua talvolta assai pesante monotonia e assenza di desideri.
Dare dell’immaturo a qualcuno significa di solito volerlo offendere,per sminuirne il ruolo,farlo sentire inferiore e incapace…
Sono da ritenere fortunati? Coloro che superata una certa età a seguito delle vicende della vita propizie o terribili e sazi di una maturità grigia,noiosa,mortifera che alla fine hanno riscoperto con l’immaturità i piaceri e i doveri della vita? Nel saggio più famoso che si conosce “ l’Elogio della follia”Erasmo sostiene che in tutta quanta l’umanità non si possa trovare un solo individuo il quale sia savio a tutte le ore e non abbia il suo ramo di stoltezza e nella sua sequela autoelogiativa l’immaturità raccomanda se stessa poiché prolunga la giovinezza e allontana la vecchiaia è vincolo di amicizia e conduce alla saggezza, rende tollerabile la vita. Dice di se la stoltezza: Io sola rassereno a voler mio gli Dei e gli uomini, riesco a scacciare cioe le cure moleste dall’animo vostro. Ciò che è maturo ha smesso di crescere. La sua vicenda è conclusa.Non resta che attendere e spiare la sua ineluttabile decadenza e dissoluzzione. Caro Orlando, che Sara abbia colto nel tuo pensiero il desiderio di un nuovo percorso: quello di verificare e praticare il profilo dell’’immaturità: Da te ci sarebbe da aspettarselo… E Visto i precedenti storici di personaggi illustri ti potrebbe giovare….. Non abbandonare però mai il tuo immaginario e (folle)… peregrinare infinito, volgilo alla ricerca di un tuo estremo bisogno di ricominciare a vivere non solo nella memoria le emozioni felici trascorse.
Ciao Delacroix
I nostri intenti noi sovente infrangiamo.Sono essi come schiavi della memoria forti sul nascere, ma assai caduchi.fin che i frutti sono acerbi si tengono sul ramo,poi maturi che siano a un tratto cadono tutti.
-William Shake

 

#151 D — Delacroix 2017-05-01 20:21

Caro Amico,hai fatto bene a scrivermi e non pubblicare sul blog quei pensieri cosi forti e inquietanti avresti preoccupato tutti quelli chi ti seguono con simpatia, e non sarebbe giusto.Comprendo il tuo stato d’animo.Ma ora ti prego, abbandona questi pensieri dove io faccio fatica a riconoscerti e rimetti in rete quei racconti di Francesco il “ Gorgo,la doccia nel campo”,e non dimenticare quelli sulla scuola dove ritrovo quel mitico Amico che mi ha fatto sognare con affetto 
P:S Devi ritornare a cercare i colori,le emozioni poi saranno loro a cercare te.!!

 on gli danno stabilità In questo momento ho un presentimento,ma non voglio scriverlo almeno per ora. A presto,Ciao

204-d— Delacroix 2017-09-25 20:41

C

Mio carissimo Amico triste ma significativo quel messaggio sul (ramerino) Spiace che continui a toglierli ( per fortuna ho iiniziato ad archiviarli) ora come nel passato noN” VOGLIO PERDERE PIÙ NULLA DI TE!” questi pensieri fanno capire il raggiungimento della tua maturazione nello scrivere,ma quello che purtroppo si evince è la metafora dello specchio li a tuo dire ti sei visto sofferente e sotto saccco della solitudine poi ti compari a un uomo canuto e folle in balia dello scorrere del tempo verso la meta finale quello che penso io è che ancora una volta tutto è incentrato sul rapporto di affetto che si è instaurato tra l’io narrante e lei….

 

#138 Delacroix — Guest 2017-04-02 11:56

Carissimo Amico,entro nel tuo mondo in punta di piedi nella speranza che questo mio messaggio non produca guai!!
Tra tutti l nomi d'arte che usi . Quel Di Belfagor Arcidiavolo non ti si addice, almeno in riferimento alla novella del Macchiavelli. Ti spiego il perché:tu hai vissuto alla grande, avuto tutte le compagnie femminili che volevi Hai conosciuto più di chiunque altro il fascino e l’estasi “Empireo” Oggi non può essere solo perché stai vivendo un esperienza diversa che a volte ti esalta e a volte soffrire” nel trarre spunto dalla novella” pensare che l’Inferno potrebbe essere il posto giusto. Levatelo dalla testa.La verità è che Sei cambiato perché cambiato il mondo che hai d’attorno. E succede che non riesci più realizzare i tuoi desideri o ad esprimere le tue potenzialità:

 

85 x — Delacroix 2016-11-15 16:40

Mio Grande Amico, nei mesi scorsi mi hai mandato numerose e-mai che solitamente redigevi sul blog. poi tutto ad un tratto Il silenzio assoluto. Non posso esimermi dal chiederti se hai risposto in modo sincero alle mie domande!!,È da diverso tempo che non scrivi di- LEI!! Non riesco a rendermene conto, ma se lo fai ci sarà una ragione, la tua percettibilità non ha mai errato Ma su questo, una volta che lo leggerò sul blog, avrei qualcosa da 
chiederti.. Ora vorrai perdonarmi se non tengo secretato questo messaggio dove gestisci il tuo stato d’animo attraverso parole che arrivano a influenzare le proprie emozioni, ma ritengo che sia talmente bello e sofferto che sia giusto porlo al attenzione del blog e non è il solo, se me lo permetterai lo farò anche con gli altri-!!cosi recita –(((potrebbe sembrare una storia intensa e tormentata di una passione senza tempo,che continua a accendersi anche quando l’età avanza e si mescola ai toni più tristi dove le cose non sembrano mai andare per il verso giusto. Tuttavia è un amore che seppur lacerato da dubbi,incertezze,esitazioni è capace di opporsi alla irruenza e ingiustizie del fato e delle persone ma che Rispetta i suoi spazi e le sue scelte, anche se significa morire lentamente dentro.

 

#83 X — Delacroix 2016-11-08 20:32

Caro Amico,tempo fa avevi descritto un episodio della nostra adolescenza, che raccontava la “Parma voladora”,e noi sul quel ponte che tu avevi ribattezzato il ”Cavalcone”a commentare. Il deflusso delle acque. Era scritto in un modo che mi aveva impressionato per la precisione delle parole che ci siamo detti sembrava che avesti registrato la conversazione
Ora come altri che scrivono su questo blog sarei felice di poter rileggere quelle nostre esperienze ,tipo il “gorgo” che tanto mi aveva fatto star male..Spero che almeno questo messaggio non me lo toglierai!!!
Un caro saluto,e una gran voglia di incontrati( ci riusciremo mai)

 

#60 " — Delacroix 2016-07-23 22:03

Citazione Orlando f:

Caro Amico,ho tolto il tuo messaggio perché affrontava temi che non voglio ricordare, tu sai che i nostri” amici” di allora non hanno mai assorbito due fatti in particolare:il mio abbandono a quello che per loro era impegno” rivoluzionario”— Poveri illusi-
tanto che ancora oggi il più imbecille di loro mi accusa di aver tradito, proprio lui che si è sempre asservito al potere ma la vera ragione credo stia nella storia con Matilde.,ecco perché ho difficoltà a risponderle,non certo per ragioni diverse ma il timore di riaprire da parte loro sul blog” bischerate senza senso.

#59 D: — Delacroix 2016-09-13 16:51

Mio Fraterno Amico, sono contento nel leggere che stai interloquendo con “Matilde” non te l’ho mai detto ma gli ho fatto io conoscere il blog” spero che ti possa aiutare e se continuerete mi aspetto di conoscere quello che mai è trapelato!!. Dispiaciuto invece nel leggere i tuoi ultimi messaggi,.dove non a caso rispunta e ti immergi in quel “gorgo”una volta amico ma ora non più! dove ti lasci trascinare sempre più a fondo!! La tua razionalità, il romanticismo che ti ha sempre ispirato sentimenti dolci e malinconici attraverso la ascesa della tua fertile immaginazione, della passione e del sentimento. Per i romantici infatti ogni uomo si distingueva dagli altri proprio per la forza delle sue passioni. Vero che tu hai vissuto sempre di queste,ma ora ti hanno travolto. Dove è finita la concezione particolare della vita di quel ragazzo di “strada “che già da quando aveva le “ginocchia sbucciate “esprimeva un ideale di esistenza intensa, tesa alla ricerca del piacere e della felicità; individualista ma con un culto dell’io diverso da quello melanconico dei romantici: è entusiastico, gioioso, vitale. dai temperamenti energici, appassionati e audaci sempre contrapposto al grigiore opprimente il desiderio di provare la propria vivacità, la rivalsa sociale contro i ceti superiori e quella grande capienza di seduzione
ma ora pare quasi che ti rifai a quello slogan dei nostri tempi ….(la vie est ailleu

#104 D — Delacroix 2016-12-31 21:36

Cara Gemma :lui è singolare,è vero che ha un carattere spigoloso e difficile. Può essere faticoso stargli vicino ma sa dare tanto…Solo la sua donna riusciva a contendere i suoi eccessi. Nel suo percorso di vita mai ha cercato scorciatoie o di arruffianarsi per avere consensi o favori, Tu sei riuscita a fare quello che forse nemmeno lui si aspettava e ora è in difficoltà a causa di una pulsione che provoca una varietà di sentimenti,come grandi piaceri e grandi dolori,che determinano comportamenti caratterizzati da un forte coinvolgimento emotivo. che non gli danno stabilità In questo momento ho un presentimento,ma non voglio scriverlo almeno per ora. A presto,Ciao

 

#60 " — Delacroix 2016-07-23 22:03

Delacroix

Mio Fraterno Amico, 
Il Fatto d’aver tolto questo messaggio da diversi giorni mi preoccupa e mi induce a pensare che qualcosa di vero ci sia. Ecco perché lo ripubblico,sperando che ora lo lascierai. Avevo apettato invano a scrivere nella speranza di una qualche risposta che mi aiutasse a capire.Ma inutilmente!!sarà forse dovuto al fatto che non interessa quello che ho da dire!! in ogni modo esprimo lo stesso il mio pensiero.
Anche se è passata molta acqua sotto il” Cavalcone”dai tempi delle nostre frequentazioni, ciò non toglie che attraverso la tua scrittura ma soprattutto nei “lunghi silenzi “non solo tuoi”!! ancora riesca a percepire il tuo stato d’animo, ecco perché vorrei una risposta su questa mia riflessione Quando penso che la tua natura è stata consona a un tipo di vita piena di contentezze Posso ora pensare che 
sei tentato dalle nostalgie e dal angoscia di speranze infrante di un futuro senza orizzonti che assume profondità e radicalità.!! Riuscirà ancora quel “Gorgo”a trattenerti? E poi: fuggirai anche da quelle riflessioni e narrazioni cosi forti pro pio perché nascono e mostrano le tue paure ricorrenti Forse pensi che non ti basti più “camuffarti nei tuoi personaggi, “guardare coi loro occhi, raccontarsi attraverso le loro parole” e di come oggi manifesi la tua creatività. tu hai declinato sempre a molte cose|| fai che non succeda ancora non avrai più tempo ne altre occasioni,e, sarebbe per me un dispiacere

Delacroix scrive

“Caro Amico

Rispondo volentieri al tuo invito nel dirti quello che mi hai chiesto e non solo! da qualche tempo avevo voglia di farlo e penso ti farà piacere conoscere. Quella sera mi hai detto: andiamo in chiesa,risposi sorpreso :tu in chiesa !! poi ho capito che parlavi in quella lingua che conoscevi solo tu “ il gergo” se vieni con me ti faccio conoscere cose nuove, mi hai portato in quell’osteria dove c’erano delle figure incredibili, uomini che gridavano per una carta calata male e sembrava che da un momento all’altro si picchiassero, donne petulanti che sorridevano a tutti con dei seni enormi che uscivano dalle vesti. ero affascinato da quel ambiente fino a quando non ti ho visto vicino a quella… che ti stringeva,per troppo tempo non ti sei staccato un attimo,mi avevi dimenticato! ho provato una grande irritazione e per la prima volta mi sono sentito tagliato fuori, allora per dimostrare indifferenza mi sono messo a bere  del vino,col risultato di stare male .quando sono arrivato a casa lui mi ha investito con una serie di improperi e dando rilievo che non dovevo mai più incontrarmi con quel “delinquente”A quel punto ebbi una reazione la prima della mia vita non so come ho fatto e gli ho gridato tutta la rabbia che avevo in corpo. Lui rimase in silenzio…

 

 2\ parte ---ma da quel giorno tutte le volte che uscivo mi faceva seguire. Memore di  quel passaggio che mi avevi insegnato in quella casa di via Mazzini dove nell’androne c’era una porta che dava sull’altra via seminavo il mio controllore venivo in piazzale dove tu eri sempre presente. Vuoi sapere cosa lui mi disse prima di partire per Milano : sei un ragazzo fortunato hai provato  un amicizia vera una cosa che io  ho cercato di contrastare perché non ne conoscevo il valore dal momento che fin da giovane avevo intrapreso la carriera militare, forse era invidia, perdonami anche con lui che senza volerlo ti ha insegnato come si può affrontare la vita. Se avessi avuto un altro figlio avrei voluto assomigliasse a lui.!! Rimasi senza parole e per la prima volta ci abbracciamo. Anche per questo non ti dimenticherò mai piacevole ”DELINQUENTE”

 

Mio Grande Amico,in questi giorni ho visionato buona parte del blog,trovandom di fronte a inaspettate e continue sorprese Ho sempre riconosciuto il tuo valore nel elaborare e fare.Ora è con  la scrittura che caratterizzi il tuo mondo nascosto,prova a scoprire il silenzio interiore, prova a far pace con le varie anime che hai dentro di te, sono energie che ti potrebbero  portare  in un territorio senza tempo

Potrai  scoprire molte cose nuove che sono in te. Quello che sai senza averlo studiato: è il tuo talento naturale!!

Ora lo stai usando  nel fare continuamente recitare personaggi diversi,ma non è cosi semplice con l’amore che vorremmo colmare di rappresentazioni illudendoci  di essere amati anche quando rifiutati.Per entrare nel merito non credo che la persona a cui ti riferisci provi compatimento o pietà,perché “dovrebbe”per quello che posso capirne nutre nei tuoi confronti un affetto sincero,dunque fai attenzione a non commettere ancora tutta quella serie di errori  del passato Perdonami ma non ti seguo su  questo ragionamento da quando hai  imparato a farti” delle seghe mentali”Penso che  noi due dovremmo parlarci più spesso ciao .ti voglio bene.

Delacroix scrive

dal tuo sentire e non riuscire a riassumere il divario tra ideale e reale!! Tutto questo mi fa ritornare alla mente quei tragici momenti. che mai riusciremo a cancellare dalla nostra memoria.!!! Ora da troppo tempo una seria insoddisfazione appare nelle tue espressioni attraversate e colme di armonie!! La tua singolarità era ed è una fonte  straordinaria la mente non potrà mai chiarire,sarà il cuore e le sue emozioni a serbarle senza bisogno di giudicarle preoccupate e vaghe, ancora prima di essere enunciate le parole non servono Credo che la tua storia sarebbe degna uno di quei grandi rimatori  romantici del passato che riportasse come fosse uno cristallo prodigioso capace di riferire delle sembianze di ognuno lo guardi. Il mio timore che in questo  cristallo ti riconosca come un uomo lacerato da un sentimento rovente che arde e si consuma nell’ interiorità  e non sappia più identificarsi

con affetto Delacroix

Postato April 25, 2014 - 12:41:53

Delacroix scrive

Cosa vuoi dire che sto al gioco dei nostri comuni amici.!!Il mio non è un tentativo” goffo” di carpirti racconti segreti (anche perché ne detieni talmente tanti che non saprei a quali riferirmi) in quanto a Gemma per quel poco che ho potuto capire dalle scritture si evince un rapporto  particolare tra di voi,che la porta a conoscerti profondamente, almeno sui fatti di oggi. Sappi però che loro  si lamentano che non hai mai risposto ai messaggi dei quali non ne conosco i testi, mi dicono che continui a cancellarli!! Se risponde al vero ne rimango sorpreso,non è mai stato tuo costume  anzi più erano ostici più li affrontavi ed è per questo che un po’ di curiosità a volte mi assale.

Ciao amico mio

Caro Amico mio ho provato più volte a elaborare risposte ma quando decidevo di pubblicarle sono sempre stato interrotto dalla tua fantasiosa e creativa stesura che  permette l’arte della magia.Ne ho scritti diversi,  che poco alla volta li pubblicherò  “che dire poi di quelli evaporati in rete!! Mi piace il termine con cui ti sei apostrofato” squinternato” era dai nostri tempi che non lo sentivo Ma di te ho sempre avuto un opinione diversa. Nel rivedere poco tempo fa il film “il sorpasso” in particolare negli ultimi tempi,ritrovo tanta affinità col protagonista. Hai ragione quando dici che abbiamo vissuto momenti alla grande ,a volte ci penso e sarei disposto a dare tutto per rinnovarli ,almeno per un attimo, non tanto nelle cose importanti,ma ciò che facevamo senza pensarci troppo sopra che ci davano allegria e spensieratezza poi quando le raccontavamo nessuno ci credeva,sai perché: per altri era impossibile solo al pensare di farle, ricordi il “contadino, la pianta)……,le ruote delle biciclette tagliate ai vigili che ci avevano sequestrato il pallone, gli elmetti tedeschi trafugati nella chiesa sconsacrata  che abbiamo usato per la “guerriglia” contro i capannoni di via Imbriani. ce ne sono talmente tante che meriterebbero  di essere raccontate  su di un un libro: perché non ci provi! Visto che ormai con la scrittura hai un connubio efficace. Con te non ci si annoiava mai eri imprevedibile nei inventavi una ogni momento,scordavo perfino  il timore che i miei mi scoprissero dal momento che non volevano che ti frequentassi, ma poi una volta il colonnello si apri, espresse su di te parole che mi avevano commosso. Ma è passata tanta acqua sotto i ponti che ormai … ora cosa combini,è vero che col tempo si cambia ma non posso credere che provi quello che hai stilato,come sempre sei incontenibile ed esagerato,nei sentimenti poi ti lasci trasportare e li vivi talmente intensamente che prima o poi ti spezzeranno  il cuore .Se ti interessa veramente quello che penso dammi un pò tempo,penso di aver capito ma per esserne sicuro devo leggere il blog  con affezione Delacroix

 P.S  Quella bravata sul fiume “ non voglio” ricordarla e nemmeno il pensiero di oggi al riguardo!!!.

Orlando.F

Caro amico certo che voglio apprendere il tuo pensiero In questo momento prevale il mio io nascosto sempre più intimo, misero e smarrito. Mi farebbe piacere conoscere le parole che il colonnello ha usato nei miei confronti. Lo so che è passato tanto tempo e tanta acqua sotto quel ponte Ma  però a proposito di acqua” sottà al’ pònt àd mèz”t’arcordòt : che noi lo chiamavamo “cavalcone”!! eravamo piccoli e quando arrivava la piena stavamo ore e ore a gurdare tutto quello che l’acqua trascinava a valle una volta  ti chiesi:, ma dove va a finire tutta questa acqua! tu rispondevi: a mare.Allora io che non avevo mai visto il mare continuavo a chiedere ma dovè il mare? E poi ci sta tutta questa acqua?certo che ci stà, il mare è grande ,più della terra,e ancora a domandare :allora se adesso mi ci  butto dentro  sei sicuro che arriverò al mare! e tu  perché vuoi farlo? cosi riuscirò  finalmente a vederlo.Tu sorridevi ed eri contento di insegnarmi qualcosa.Noi da sempre eravamo amici ci accontentavamo di poco ci bastavano i sogni, e poi  nel crescere tanti i progetti, molti dei quali tu sei pervenuto. Io sono rimasto un sognatore e più tramonto e più mi ripiego nel mondo delle fiabe,dove mi smarrisco e mi incanto nel tentare di   dimenticare le inquietudini e alla perenne ricerca di trovare quel poco di pace che tutti cerchiamo ma solo pochi raggiungono.Ti confesso che ancora di questi tempi quando il fiume si ingrossa qualcosa mi spinge a salire su quel ponte,e se guardo attentamente il fluire di quelle acque furenti e  torbide mi pare di scrgere noi due che siamo li sorridenti e rumorosi  nel  vagheggiare  il nostro al di la da venire Ti voglio bene.orlando